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Smiley face
Astra nel cuore
Mercoledì 23 Giugno 2010 21:58

Carissimo Mister,
un anno è finito ed è giunta l’ora dei ringraziamenti. È stato un anno bello, ricco di emozioni, se non calcistiche e “professionali”, sicuramente dal punto di vista umano. È stato un anno difficile, partito male, con un girone di andata disastroso, in cui però, seppur non vincendo molto, non ci siamo mai fatti mettere i piedi in testa da nessuno. Come dimenticare, ad esempio, la prima partita di campionato con l’Aurora che sotto di due gol siamo riusciti a pareggiare nei minuti di recupero con due gol di Yasha, o la partita a Soragna dove sotto di quattro gol nel primo tempo, siamo andati vicini alla vittoria con un secondo tempo in cui gli avversari non hanno visto
la palla. O la trasferta di Viadana nella quale con una formazione rimaneggiata, con me stopper e il Carra centrale di centrocampo, siamo riusciti a pareggiare. Fino ad arrivare alla partita con l’Orsa, la capolista fino a quel momento, che abbiamo a lunghi tratti dominato e sicuramente meritato di battere (e se non fosse stato per l’arbitro avremmo vinto). Fortunatamente nel girone di ritorno è andata meglio e abbiamo fatto vedere a tutti quanto valiamo e quanto siamo stati idioti a buttare via un campionato che era alla nostra portata. Ma tant’è, questa è l’Astra, questi siamo noi: un gruppo consolidato ormai da anni, con l’aggiunta di qualche arrivo dell’ultimo anno che si è integrato alla perfezione e si è subito adeguato agli standard degli altri.

Solo noi, infatti, abbiamo un capitano che si fa cacciare fuori perché applaude l’arbitro; solo noi abbiamo il Sacco che arriva perennemente alle 8, anche se l’appuntamento è alle 7.30; solo noi abbiamo il Bego, il finto-infortunato che nelle partite decisive manca sempre, ma pur giocando non molto è uno dei goleador della squadra; solo noi abbiamo un portiere che non si schioda dalla riga di porta neanche a pagarlo, ma che riesce a fare delle parate che ti salvano il risultato; solo noi abbiamo i 3 warriors di centrocampo; solo noi abbiamo un bomber che fa la bellezza di 3 gol a campionato, di cui uno su rigore, pur avendo le qualità per essere un signor giocatore; solo noi abbiamo un albanese scazzato e coi piedi montati al contrario, ma sempre presente agli allenamenti; solo noi abbiamo Steve Savana, il ruba cioccolato, il nostro capocannoniere che è capace di sbagliare i gol a porta vuota, ma che è sempre li pronto a buttarla dentro; solo noi abbiamo Mich che fa gli allenamenti coi sacchetti del rudo avvolti attorno al corpo per scolpire gli addominali; solo noi abbiamo persone che rimangono chiuse nell’ascensore e non possono venire ad allenamento (eh Gore!..); solo noi abbiamo Alberto Raffi, l’unico uomo che pur studiando sempre ha rischiato di essere bocciato e che ha sperimentato sul campo del San Marco l’invasione di campo nudo.(e tutto ciò si potrebbe fare per ognuno di noi). Solo noi eravamo a fare allenamento con 20 cm di neve sul campo; solo noi riusciamo a prendere ammonizioni ed espulsioni idiote; solo noi con la nostra stupidità e simpatia siamo riusciti a far integrare alla perfezione quei quattro o cinque 1994 che ci hanno aiutato in diverse partite quest’anno.

Insomma siamo un gruppo di matti. Un gruppo di matti, che non ha mai vinto niente, ma che ha la particolarità di essere molto unito: un gruppo in cui tutti si sfottono, ma in cui tutti si vogliono un gran bene, dal primo all’ultimo. Un gruppo che a mio parere rappresenta perfettamente la società per cui gioca: quell’Astra che molti magari disprezzano, ma che noi (o perlomeno io) amiamo. Quella squadra unica, il cui obiettivo è sicuramente quello di vincere, ma ciò che conta maggiormente è divertirsi. La squadra che, una volta che la conosci, la porti nel cuore. Dunque è stato un anno bellissimo, e questo è soprattutto merito tuo, Mister, che sei riuscito subito a capirci e farci lavorare là dove eravamo meno bravi. Di allenatori ne abbiamo cambiati molti, tutti ci hanno lasciato qualcosa, ma Tu a differenza degli altri, a mio parere, ci hai lasciato molto di più: oltre ad insegnamenti prettamente calcistici, infatti, ci hai anche dato insegnamenti di vita; umanamente sei stato sicuramente l’allenatore che ci ha lasciato più di tutti. Sei stato l’unico che ci chiamava costantemente sul cellulare, magari anche per delle stronzate o per chiedere come andava; l’unico che tutti i venerdì riuniva “le colonne portanti” della squadra in un aperitivo da Nando; l’unico che il sabato dopo la partita ci portava ancora da Nando; l’unico che ci portava a mangiare “due fette e due spaghi” sempre col sorriso anche quando le cose non andavano benissimo; l’unico che a tutti gli allenamenti ci portava da mangiare o da bere, o tutti e due; l’unico che ci ha fatto passare un pomeriggio al Cibus a scroccare salume a destra e a manca (potremmo dire l’unico che ci ha sfamato in questi anni!); l’unico che in campo e fuori ci ha sempre difeso anche nel torto; l’unico che è riuscito ad avere gente agli allenamenti anche nei mesi invernali; e soprattutto l’unico che ha mandato a c... gran parte delle nostre mamme. Possono sembrare anche cose stupide, ma secondo me in una squadra anche queste piccole cose fanno la differenza. Insomma non mi resta che ringraziarti a nome mio e credo di tutta la squadra per questo anno meraviglioso passato insieme a noi, ti auguriamo le migliori fortune in ambito calcistico e non.
GRAZIE MISTER! Ti vogliamo bene.

Con affetto,
uno dei tuoi warriors
Gaglio


P.S.
non avendo limonato quest’anno, ma avendo solo messo su i dischi e suonato la chitarra, son sicuro che diventeremo tutti dei grandissimi musicisti e disk jockey

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